Si può rigenerare un disco vertebrale usurato?

 
 

La natura non lo può fare, oggi le nuove tecniche di medicina rigenerativa con cellule staminali associate alle tecniche chirurgiche mininvasive endoscopiche e microscopiche lo possono fare. Un nuovo capitolo della medicina moderna è iniziato.

Se mi avessero fatto questa domanda quando ho iniziato a lavorare come neurochirurgo nel 1995 avrei detto: certamente no!

Gli studi scientifici all’epoca erano pochi e molto generici e contraddittori tra loro.

Negli anni si è compreso che i dischi vertebrali, quando si usurano, non rigenerano e inizia un processo degenerativo che porta, attraverso l’artrosi, alla fusione del disco con i corpi vertebrali. Questo provoca una maggiore rigidità della colonna vertebrale e soprattutto conduce ad una modificazione dell’allineamento della colonna vertebrale che da lordotica diventa più rettilineizzata.

Questo nuovo assetto meccanico porta purtroppo ad un compenso posturale del bacino e delle articolazioni che spesso risulta svantaggioso e doloroso.

La natura utilizza la strategia di “saldare” i dischi usurati al fine di proteggere il prezioso contenuto neurologico nel canale vertebrale che potrebbe correre il rischio di essere danneggiato qualora il disco vertebrale usurato si mobilizzasse.

Quindi la risposta è che la natura non è in grado di rigenerare il disco ma al contrario favorisce la sua usura per arrivare il prima possibile alla fusione.

Oggi sappiamo che tale processo avviene attraverso l’infiammazione; quello che accade possiamo paragonarlo ad un incendio che brucia il disco per poi cicatrizzarlo.

Questi processi infiammatori nei dischi usurati causano dolore.

In linguaggio medico scientifico si parla di “discogenic low back pain” cioè mal di schiena da disco infiammato.

In questo caso la terapia farmacologia non funziona perché i dischi vertebrali non hanno vasi sanguigni e quindi nessun farmaco assunto per via ora o per muscolo o per via endovenosa può raggiungere il fulcro dell’infiammazione stessa.

Sia la chirurgia di micro-discectomia endoscopica o microscopica che la chirurgia di artrodesi con viti, barre e gabbie sostitutive del disco sono  valide strategie che tuttavia sono giustificate solo se bisogna scongiurare un danno neurologico rilevante (quale ad esempio la paralisi).

La stragrande maggioranza delle persone che soffrono di problemi alla colonna vertebrale si trova in una situazione nella quale risultano presenti i disturbi causati dal l’infiammazione discale, senza presentare tuttavia problematiche neurologiche. In tutti questi casi le tradizionali tecniche chirurgiche non sono indicate in quanto non aiutano la risoluzione della loro problematica infiammatoria.

Quando le persone si trovano in questa situazione la qualità di vita risulta scarsa e i dolori sono persistenti.

Le Nuove tecnologie di rigenerazione con cellule staminali autologhe (cellule prese dal tessuto adiposo del paziente, nella zona vicino all’ombelico in quanto ricco di tali cellule per la presenza un tempo del cordone ombelicale) possono essere oggi utilizzate in questa situazione non solo per migliorare lo stato clinico della persona ma anche per permettere di arrivare ad un risultato di completa rigenerazione che eviterà in futuro il ricorso a chirurgie più invasive quali ad esempio l’artrodesi.

Nell’ultimo anno, dopo aver condotto studi e approfondimenti professionali fondati sulla mia  conoscenza in qualità di neurochirurgo e neuroscienziato, ho cominciato ad utilizzare queste nuove tecnologie nell’approccio chirurgico con i miei pazienti e i risultati sono entusiasmanti. Sicuramente un valore aggiunto è rappresentato anche dalla mia grande esperienza chirurgica.

Recentemente mi sono recato a Osaka al congresso mondiale di neuroscienze come relatore e moderatore e ho avuto la possibilità di confrontarmi con altri centri nel mondo che stanno lavorando in questa direzione e abbiamo condiviso con entusiasmo i risultati e compreso che la grande efficacia delle cellule staminali consiste proprio nello spegnere quel processo infiammatorio innescato nel disco usurato.

Mi sento felice quindi di poter rispondere oggi alla domanda: “Si può rigenerare un disco vertebrale usurato?” - Certamente sì!